Io sono Gordon Bloom

Francesco Cariti, Io sono Gordon Bloom. Paperback, 2021. Promozione: Scrittura a tutto tondo

Sinossi
Cosa spinge il figlio di due genitori modello a trasformarsi in un criminale senza scrupoli? Ma
è davvero una trasformazione? Forse no. Forse il destino di ognuno di noi è segnato dalla nascita, e non c’è molto che possiamo fare per cambiarlo.
Dal carcere di massima sicurezza di Cedar Junction, Massachusetts, Gordon Bloom ci narra la
sua incredibile storia. Sta scontando la pena di tre ergastoli per un’impressionante serie di delitti. Tutto è nato da una menzogna che ha raccontato quando era un ambizioso mercante d’arte: da quella scintilla è nato un rogo.
Un crimine ne ha generato un altro, poi un altro, un altro ancora, e Gordon si è ritrovato a inscenare una fuga rocambolesca per tutti gli Stati Uniti, inseguito dalla polizia, dall’FBI, dalla criminalità organizzata, dai cacciatori di taglie e dai giornalisti televisivi. Si è persino infiltrato in un campo di addestramento di suprematisti bianchi, assoggettandosi ai loro fanatici rituali e partecipando ai loro comizi farneticanti.
Eppure, Gordon non è pentito di quel che ha fatto. Perché non si può sfuggire alla propria natura, secondo lui. Il vero crimine è assoggettarsi alle regole imposte dalla società. Un romanzo ricco di situazioni drammatiche ma anche pervaso di un cinico umorismo, che vi terrà incollati alle pagine, dalle prime righe fino all’inevitabile epilogo.

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All’inizio ho fatto fatica. Proprio non riuscivo a sopportare Gordon Bloom e il suo racconto infarcito di antipatico cinismo. Poi ho iniziato ad appassionarmi alla lettura e ho capito che, al di là della storia rocambolesca e criminale di Gordon Bloom, il cuore del romanzo – per lo meno per me – è nell’esempio di integrità umana e morale del grande antagonista di Gordon: il detective Vincent Primey cui si deve la cattura di Gordon.

Alla fine, l’affascinante Rocambole parla dalla reclusione del carcere di massima sicurezza di Cedar Junction. Primey, invece, solerte e perseverante, mette inesorabilmente all’angolo i criminali più geniali e pericolosi degli Stati Uniti: nel suo caso, nessuna sconfitta. Vincent Primey è il modello dell’uomo che ha reso geniale la sua normalità.

Passatemi questa personalissima lettura, perché sono convinta che l’incontro tra l’opera e il lettore sia qualcosa di assolutamente unico. Io sono Gordon Bloom a me ha parlato così.
E comunque, Gordon Bloom parla bene o, meglio, il suo autore scrive davvero bene: lo stile è fluido ed elegante; l’equilibrio tra storia e ambientazione è perfetto: non una sbavatura nella scrittura, sempre brillante e scorrevole.

Qua e là, tra le pagine, mi è parso di rivivere le atmosfere ispirate da Donna Tartt ne Il Cardellino. L’ironia cinica e grottesca della seconda parte, quando Gordon si infiltra nel campo dei suprematisti bianchi, mi ha riportato alla memoria, invece, alcuni personaggi di Paasilinna.
Io sono Gordon Bloom è il primo romanzo di Francesco Cariti: avvocato di professione, già docente all’Università di Firenze, ha vissuto per lunghi periodi negli Stati Uniti e ora si trova a Berlino.
Il romanzo è promosso da Scrittura a Tutto Tondo, che ringrazio per il contatto e per la copia omaggio.

 

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