La teoria della carruba

Antonietta Di Vito, La teoria della carruba. Con brevi accenni a come non ho imparato a cucinare. La bussola, 2021.

Pronti per un tuffo nel passato? Per me 𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐫𝐮𝐛𝐚 lo è stato. Un tuffo piacevole nei ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, quando eravamo felici senza sapere di esserlo. E no, non arricciate subito il naso! Non è necessario essere entrati da un po’ negli “anta” per ritrovarsi avvolti e coccolati da queste pagine scritte con uno stile garbato e delizioso.

La forza del ricordo che si fa immagine, profumo e sapore è irresistibile anche per chi di anni ne ha ancora pochi. E questo lo dobbiamo alla facilità di scrittura di 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐃𝐢 𝐕𝐢𝐭𝐨 e alla sua capacità di raggiungere il lettore con una intensità evocativa unica. Un’immagine per tutte è quella di lei, bambina, che insegna a leggere allo zio Pasquale. “Tu che sai scrivere, insegnami”. Un ricordo che restituisce il valore di quanto diamo per scontato. E poi, ancora, l’assassinio di Aldo Moro: quell’angoscia che ci stringeva tutti attorno allo stesso dolore, genitori e figli, scolari e insegnanti. Ma anche le estati, luminose, calde, ombreggiate e lunghe… 
Non si possono riassumere queste pagine: bisogna leggerle per cogliere tutta la “forza e freschezza” delle memorie che contengono.
Ringrazio la casa editrice e Scrittura a tutto tondo per la copia omaggio.
 
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