I ragazzi della Nickel

Un premio Pulitzer 2020 davvero meritato! I ragazzi della Nickel, di Colson Withehead (Mondadori, 2019)  è un romanzo che vi rimarrà nel cuore.

Due parole per la trama:

Elwood  vive  a Tallahassee: i genitori lo hanno abbandonato, ma lui non si è perso d’animo e cresce in modo coscienzioso e responsabile con la nonna, Harriet. Nel Natale del ’62, la nonna gli regala un disco con i discorsi di Martin Luther King, che da quel momento diventa il suo maestro di vita. Nonostante l’atteggiamento razzista dei suoi concittadini, la sua vita personale sembra andare per il meglio: Elwood viene assunto  nell’edicola del signor Parker e il lavoro gli consente di mettere da parte un po’ di soldi per il college e di essere informato su quel che succede nel mondo, attraverso la lettura di riviste e quotidiani. Neanche a dirlo, l’argomento che lo interessa di più è la battaglia  per i diritti civili. Elwood ha grandi progetti su di sé e il primo di tutti è il college; la vita a Tallahassee non gli basta: vuole andare più in là, osare di più.

Ma sarà proprio il viaggio per raggiungere il college a cambiargli l’esistenza. Elwood viene arrestato per aver ottenuto un passaggio in un’auto rubata, senza sapere che lo fosse.  Condannato, il ragazzo sarà trascinato alla Nickel Academy, nell’abisso di un riformatorio che nasconde una camera degli orrori.

Nella Nickel, Elwood stringe amicizia con Turner: un’amicizia importante tra due coetanei profondamente diversi nel carattere e nelle esperienze.

Sarà un gruppo di archeologi, anni dopo, a trovare i resti del cimitero segreto nella parte settentrionale del campus della Nickel, portando alla luce una storia di soprusi e sofferenze che ha coinvolto, per anni, tanti giovani di colore.

La storia è forte e la prosa di Whitehead, pulita e incisiva, scorre veloce tra le vicende più crude della Nickel, senza peraltro disgustare il lettore. I personaggi sono tanto reali da uscire dalle pagine: resteranno nella vostra mente per giorni, settimane e mesi, anche dopo aver chiuso il libro. È dunque di una scrittura potente che vi sto parlando, usata per narrare una storia altrettanto potente. Il romanzo di Whitehead getta luce su un atroce passato, ma lo fa con l’eleganza e la sapienza della grande letteratura.

Per me, leggere I ragazzi della Nickel è un dovere civile.

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