Lorenzo Foltran, Il tempo perso in aeroporto, Graphe Edizioni 2021 – prefazione di Jean Portante, postfazione di Claudio Cugliandro
Il tempo perso in aeroporto è una raccolta di 57 poesie divise in tre sezioni: Giorni senza calendari, Sogni interattivi e Adesso. È la seconda pubblicazione di Lorenzo Foltran, giovane autore impegnato professionalmente in ambito culturale.
Da subito, sin dai primi versi, si prova una forte empatia per questo autore che canta del tempo che scorre senza tregua e di giorni senza calendari destinati a morire senza appello alcuno:
di giorni senza calendari appesi
e condannati, per soffocamento,
a morte tutte le ventiquattro ore
Tra le pagine dei giorni e delle attese, si staglia affascinante e immortale la città bellissima e deserta:
Quando è inverno, c’è nebbia
e la città galleggia
posata appena sull’antico legno
e sulla pietra, approdo dei mitili,
la risacca del tempo bagna lenta
pontili e boccaporti.
Per la città tutto è lento e stasi, attesa della marea che sale.
Ma il poeta non si arrende alla legge del tempo che passa inesorabilmente. Cerca, come già Eugenio Montale, un amuleto che lo salvi dal male di vivere: “l’anello che non tiene” o “la maglia rotta della rete”. Lo trova, forse, nel sogno interattivo e nei videogiochi, dove si può uscire senza salvare e si può resettare il tempo:
Il tempo si resetta
e si sale in classifica.
Continuare senza salvare? Si interroga sulla possibilità di continuare non come “giocatore uno” ma come “persona non giocante”. un interrogativo che non a caso introduce alla terza sezione: Adesso.
Adesso riporta il poeta all’angoscia del nuovo giorno, all’esatta percezione del “vivere morendo” che invano tenta di nascondere dietro lavori palliativi. L’angoscia cresce nel sentirsi altro da sé, in un presente trapiantato che l’io non riconosce. Alla fine, non resta altra soluzione che strappare a morsi la carne dal braccio:
Il presente me l’hanno trapiantato.
Il corpo, questo corpo: sono un altro.
A morsi strappo la carne dal braccio.
Complimenti a Lorenzo Foltran per il suo Il tempo perso in aeroporto. Vi consiglio di ritagliarvi un po’ di tempo, tra una lettura in prosa e l’altra, per scoprire i versi di questo poeta del nostro tempo.
Ringrazio l’autore per l’omaggio del volume.